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Towards a Complementary Humanism - save humanism and human world - by Ajith Rohan J.T.F.
Common Objective – "Save humanity and the human world." By "human world," we refer to the "man-made world...

Sunday, 29 November 2009
IL PENSIERO DELL’Asia MERIDIONALE
PREFAZIONE.. 4
INTRODUZIONE.. 8
Thursday, 17 September 2009
VITA E VITALISMO
Wednesday, 16 September 2009
VITA E SALUTE (01)

UOMO IN QUANTO UOMO - by ARJTF
Ajith Rohan J.T.F.
La salute e l’uomo in quanto uomo. 1
La salute e il nostro tempo. 1
La salute dell’uomo in quanto uomo. 2
Il ruolo della politica e dell’economia riguardo alla salute. 2
La salute e l’uomo in quanto uomo
Vita e salute sono due dimensioni costitutive dell’esistenza sulla terra, inevitabilmente complementari. Per quanto riguarda la salute degli esseri umani, non si limita alla pura corporeità ma va oltre la fisicità, quindi, si completa con la psiche e la relazione sociale. In altre parole, la salute è il benessere adeguato del soggetto a livello «psico-fisico e sociale». Da questa definizione possiamo comprendere che la salute non si è limitata al corpo, ma si è estesa verso i livelli atomici che sono e che un tempo furano trascurati dalla scienza sperimentale. Ciò vuol dire, la dimensione della salute abbraccia, l’uomo in quanto uomo e non le parti.
Oggi sappiamo evidentemente che qualsiasi persona umana nasce all’interno di uno SPEC (socio-politico-economico-culturale). Come abbiamo reso evidente in questo blog, che un essere diventa una persona con un’identità a livello psico-fisico e sociale, grazie allo SPEC. Abbiamo inoltre detto che uno SPEC è il punto di partenza e non quello d’arrivo. Questo fatto evidenzia la gravità della responsabilità da parte di un sistema SPEC verso un individuo: uno SPEC non si forma da un giorno o da qualche anno, per la sua formazione ha bisogno centinaia e migliaia di anni. Esso nasce dall’idea di avere una società, ove regna la pace tra i membri che condividono i valori, le norme e le leggi dello SPEC nella loro vita quotidiana. Le garanzie dovute verso un soggetto sono vale quanto alla comunità. “Non dovrebbe mai” essere trascurato o sottovalutato, come intendevano Hegel e poi quelle politiche assurde nate dalla sua filosofia: destra e sinistra. Cioè, questi ritengono il principio provinciale di sacrificare l’individuo al gruppo come lo sfondo della giustizia. Quindi, la salute di un soggetto è uno dei risultati di un buon funzionamento di uno SPEC. I soggetti che vivono bene, si condividono tutti i beni materiali e non materiali (scaturiscono dai valori condivisi universali e provinciali) nella giustizia e nel rispetto. Ciò vuol dire che la salute è la dimensione che non si può raggiungere una volta per tutte, invece, bisogna ricercarla nella vita quotidiana, e ha bisogno di essere mantenuta e curata giorno per giorno. La salute è un impegno sociale; perché, se un membro della società è malato, è un problema della società in tutti gli effetti, a parte tutti i dolori psico-fisici di un soggetto per la determinazione esistenziale devono patire dalla sua singolarità.
Gli antenati di ciascun SPEC particolare, in base alle proprie esperienze relative all’ambiente, hanno creato e formulato risposte adeguate e coerente alle domande per vivere, evitando i pericoli e il male dalla vita quotidiana e futura, nelle forme delle norme, e le leggi per essere eseguite dai membri. In ultima analisi, diventano abitudini, immagini e pensieri autonomi dei membri di uno SPEC, tramite la formazione. Inoltre, ci sono alcune realtà che si ripetano nell’esistenza: nascita, crescita, corruzione e morte. Ci sono altre realtà innate e congenite ma deliberabili dal soggetto o dai costumi di uno SPEC: matrimonio, procreazione e le attività legate in modo positivo e negativo a queste due scelte. D’altra parte le attività sessuali sono presenti con tutta la loro forza dinamica di ciascun soggetto sino alla fine dell’arco della vita, esprimendosi in vari modi, alle volte non individuabili. Sappiamo inoltre, che, un soggetto umano, nella sua esistenza quotidiana, si esprime con un insieme di abitudini. Così, un uomo, che, noi vediamo, è un insieme di abitudini, immagini del piacere e del dispiacere nascoste nel profondo dell’essere. Tanto è vero che la maggior parte delle decisioni e degli atti di un soggetto sono scaturiti e decisi liberamente dalla consapevolezza del soggetto, vale a dire dalle abitudini, dalle immagini e dai pensieri che scaturiscono in ogni frazione di secondo (alcuni sono individuabili e altri no) autonomamente. Per questo i grandi pensatori hanno detto spesso che l’uomo non vive ma sogna o può essere “automa” come ha detto Cartesio. Questi tipi di esseri umani, sono stati neutralizzati dalle abitudini, dalle immagini e dai pensieri che scaturiscono ogni frazione di secondo, autonomamente. Questi comandi possono essere “individuabili e non”, come già abbiamo detto. Non individuabile, secondo il nostro avviso, significa che supera la nostra velocità di captare gli avvenimenti e gli accadimenti continui all’interno di un cervello.
La salute dell’uomo in quanto uomo
Questo stato dinamico non consiste chiaramente solo nello sviluppo economico e politico. Questo è evidente dopo quasi tre mila anni di storia umana. Oggi purtroppo noi sentiamo ogni giorno ciò che un tempo era impossibile immaginare o sentivamo rarissimamente come un caso isolato che mette tutto uno SPEC in shock: abusare i propri figli; i genitori vengono uccisi brutalmente dai figli e/o i figli vengono uccisi, le donne e le persone diverse sono sempre maltrattate, e così via. La maggior parte delle malattie oggi scaturisce da una mente malata e non da un corpo. Ci sono i malati di depressioni, fobie, manie depressive psicosi, schizofrenia, conversione isterica e fobica, melanconia, paranoia, ossessioni, insonnia, cleptomania e così via; purtroppo la così detta scienza esatta o le religioni che pretendono di avere le verità in mano, oggi non trovano le risposte a queste esigenze reali. Perché la scienza pretende solo dalla materia fenomenica che appare e non sa null’altro. Precisiamo che noi non stiamo favorendo nessuna delle religioni del mondo. Per noi queste, le religioni, sono gli elementi che fanno parte degli SPEC e basta. I responsabili delle religioni del mondo, ormai hanno dimostrato coi fatti cosa sono veramente (un es. benedire e favorire le guerre del mondo). In questa sede noi le trattiamo come gli elementi degli SPEC. Hanno le funzionalità importante per formare i propri membri degli SPEC, purtroppo loro non sono capaci di oltrepassare i confini degli SPEC e rimangono intrappolate. Noi inoltre rifiutiamo chiaramente la formazione delle nuove religioni, tra l’altro oggi non avrebbe alcun senso. Invece eseguire le discussioni e le ricerche per trovare qualche via di uscita possibile e plausibile, da questi SPEC malati, è molto importante. Così solo, secondo noi, possiamo conservare la vita su questa terra. Qualsiasi soluzione creata bisognerebbe che avesse come sfondo l’etica dei valori universali. Questo è un fattore evidente e necessario. Altrimenti le risposte saranno fallite e gli SPEC diventeranno più malati e andranno verso un suicidio con gli sperimenti su uranio e su plutonio.
Il ruolo della politica e dell’economia riguardo alla salute.
Sappiamo bene il ruolo della politica e della diplomazia sul piano esistenziale. È vero che Machiavelli ha sempre ragione,anzi, lui vive più oggi che mai. Le guerre continuano e altrettanto vediamo i mediatori di pace che portano gli elementi di accelerazioni e l’aumento delle scontri e ci sono i piani di pace avviati dalle spese pubbliche mondiali che falliscono continuamente (tranne in Sri Lanka, che hanno vinto la battaglia contro i terroristi e mediatori di “pace-guerra” internazionale). Nonostante tutto noi sentiamo i politici che predicano, ricordandoci Machiavelli, e i responsabili delle religioni che dichiarano le guerre con il loro orgoglio di avere il Dio vero con loro e di essere padroni della Verità. È vero che il mondo è pieno di pazzi che sono pronti a far male in qualsiasi momento. Ci sono gli innocenti che hanno bisogno della sicurezza. Su questo piano noi siamo più che d’accordo con qualsiasi sistema SPEC che pretende di far bene. Allo stesso tempo mettiamo in evidenza Il fatto che la salute dell’essere umano non è legata strettamente allo SPEC, in modo specifico la politica e l’economia sono legate alla salute dell’essere umano più delle altre a livello quotidiano. Ora noi abbiamo bisogno di uno stile (o più) di vita diversa da ciò che stiamo vivendo, che a sua volta (a loro volta) rispettano tutti gli esseri umani.Sunday, 13 September 2009
NUOVO BLOG DELLA VITA

Ajith Rohan J.T.F.
Sembra che ci siano due dimensioni della vita. La prima è la dimensione costruita, programmata e determinata nei corsi millenari della storia umana nei vari SPEC; la seconda è la dimensione libera che fornisce a tutti coloro che hanno compreso qualcosa della propria dimensione SO, la possibilità della comprensione del proprio essere,diversa da ciò a cui siamo stati abituati e formati vivendo per necessità in un dominio “socio-politico-economico-culturale” (SPEC). Vale a dire, diverso da quella prima, ma non può negare quello dello SPEC, perché, quell’identità è la base del resto del processo della metamorfosi. Dalla prima dimensione, proprio per la sua determinatezza riguardo alla “vita dinamica”, uno può sentirsi volta per volta dall’interno del cuore della persona, i disagi tradotti in vari livelli: emotivo - affettivo o/e intellettuale e infine etico. Vi è qualcosa di diverso da ciò che è stato “tracciato” da qualsiasi SPEC, che sta al centro di qualsiasi essere umano. In questo modo la persona avrà spesso i problemi per scegliere le vie giuste e adatte. Da una parte in un dominio SPEC vi è un’esigenza necessaria di avere gli obiettivi per la vita. Da un’altra parte, gli obiettivi sono racchiusi nei domini SPEC, per chi ha problemi di scelta, gli sono imposti dal sistema SPEC stesso. In questo modo, tutti coloro che stanno all’interno di uno SPEC vengono categorizzati. Così, notiamo l’importanza del fattore SPEC. Grazie a questo, la persona assume un identità d’essere nel mondo. Un soggetto avrà un nome, cognome e un curriculum di vita. Ciò vuol dire che all’interno di un dominio SPEC, necessariamente uno costruisce una storia di vita vissuta categorizzata e classificata. Così, possiamo capire che la vita quotidiana di qualsiasi SPEC è guidata, compresa e dominata da queste categorie e classificazioni. Poiché, queste categorie e classifiche sono evidentemente e esplicitamente imposto in modo determinato da uno SPEC su tutti i soggetti, sembra che questa sia la vita?
La vita di un soggetto, d’altra parte, è irripetibile. Il fatto ora da notare è questo: è vero che l’identità è un fattore inevitabile e indispensabile; ma, come hanno notato per esempio i grandi pensatori e i fondatori delle religioni, la decostruzione della storia costruita è assai difficile, ma è possibile e impegnativo. Questo, richiede dall’individuo di prendere in mano la propria vita, quindi, utilizzando anche la psicologia, individuare chiaramente le proprie abitudini, gli atti che scaturiscano dall’amigdala, vale a dire, quelli abituati che scattano tempestivamente senza fermarsi a riflettere (salvo quelli che riguardano ai pericoli come fuoco, acqua o qualche cosa del genere) in maniera tempestiva (es. avere paura delle persone che uno non ha mai visto prima, o avere gli pregiudizi, fuggire dalle situazioni critiche ecc.). Ora qualcuno può domandarci, perché dobbiamo decostruire la propria storia? Se uno vive senza sofferenze, rimpianti, problemi gravi, una vita semplice e felice, è vero che non avrebbe senso di decostruire la propria vita. Invece se qualcuno ha bisogno al contrario, dovrebbe ripensare alla propria vita prendendola nelle proprie mani. Possiamo affermare con ciò che abbiamo detto fino a ora, che la cosiddetta “vita normale”, per noi è la costruzione da parte dei soggetti all’interno dei domini SPEC, quindi è la “vita dei sogni”. Ogni obiettivo ha un’origine SPEC. Ogni esperienza è una parte del soggetto che la sperimenta. Con questo possiamo affermare che la vita di un soggetto in questo mondo, in parte è costruita dal soggetto stesso (con le qualità congenite verificabili e non). In questo modo, gli obiettivi di un soggetto scaturiscono dal mondo creato dal soggetto però partendo da ciò che è disponibile nel dominio dello SPEC. Questo processo è un circolo dinamico in parte ripetitivo e d’altra, se un soggetto “vede” oltre lo SPEC, è sofferenza e per lui/lei improduttivo. Lo SPEC si gira SU se stesso usando, dominando e manipolando tramite la sua elite tutti i soggetti umani con il potere, denaro e la comunicazione manipolata. Se così stanno le cose: cos’è la vita? Che senso ha? Chi veramente può vivere la propria vita da libero? Chi sono i sognatori? Chi perdono il senso della vita? È possibile scegliere una via per la propria vita? Se la risposta è positiva, quali sono queste vie? Se non ci sono le vie o le vie sono semplici circoli viziosi, che dobbiamo fare? All’ora della morte, un sognatore, cosa possibilmente proverebbe? Ci sono tante domande di questo genere.
Il metodo
Il nostro blog della “filosofia della vita”, eseguirà le sue ricerche rispettando al mondo accademico e scientifico. Le presentazioni, però apparirà con un metodo libero per diversi fatti. Innanzitutto per evitare lo sfruttamento che può avvenire chiaramente per causa delle norme della protezione dei beni intellettuali da parte della legge italiana e in generale; vale a dire, i blog, non registrati possono essere rubati (i contenuti), perché non hanno eseguito l’ordine definito dalla burocrazia a pagamento. Così riportiamo se è indispensabile secondo i criteri nostri, solo il nome di autore e l’anno della pubblicazione. Se qualcuno vorrebbe avere le citazioni e le bibliografie complete, bisognerebbe fare una richiesta via e-mail. Questo però è un servizio che noi facciamo a coloro che hanno una testa quadrata, ossia, categorizzata. In generale Noi, come il nostro metodo, non preferiamo quei cosiddetti metodi scientifici e accademici che formano i cervelli per farli funzionare solo per ciò che è utile, e poi ad un certo punto mandarli in pensione. La maggior parte degli esseri umani vogliano sempre ripetere ciò che dicono gli altri o che hanno detto gli altri, coloro che hanno avuto l’autorità attribuita gli da un sistema SPEC (invito a non sbrigare e a definirci come anarchici), senza nemmeno pensarli, saperli e ragionali con critica. Hanno bisogno sempre di testimonianze e di prove tramite gli altri e così solo SI mettono in accordo. Le persone di questo livello si appoggiano alla maggioranza, a coloro che hanno il potere, denaro e prestigio e/o a qualcuno più avvicina alla propria idea e/o alla propria comodità o a qualcuno che è simpatico/a. Non, quindi, naturalmente alla corrispondenza universale della verità e alla giustizia. Questi principi e le verità, per loro sono inutili e/o le chiacchiere che non servono a vivere. In modo adamantino, il nostro metodo è uno libero, che non è necessariamente accademico e scientifico. Se ciò che noi vi facciamo conoscere tramite questo blog, non porta o non ha le testimonianze e le prove scritte da altri autori o non si può trovare nessun altro posto, provato, parlato o trattato da qualcun altro o qualche gruppo di scienziati o filosofi o altro genere di ricercatori; già questo sarebbe la nostra novità.
Conclusione
In questo modo vi invitiamo ad arricchire questo blog, con la vostra vita vissuta. Cerchiamo di comprendere più da vicino la vita di ognuno di noi, come dice Pareyson Luigi: «[…] il singolo, nella sua peculiarità irripetibile, non può essere momento di un processo: di qui la polemica contro l’annegamento dell’individuo nel processo dialettico. Il singolo non è immerso e ridotto nella totalità originaria, comunque questa si chiami, l’Essere, il Principio, il Tutto, o l’Uno. [Un soggetto umano, quindi, dovrebbe] esser fuori dai molti e dall’Uno, rompere ogni sistema logico e frantumare ogni monismo metafisico, proclamare l’apoteosi dell’unico, e cioè del singolo irripetibile e insostituibile, irriducibile e insopprimibile» (Studi sull’esistenzialismo,1943, pp. 40-41). La nostra non è una guerra che ha per obiettivi, di possedere le armi che può distruggere in pochi attimi i vicini e lontani e, se stessi, sognando di accumulare il potere e il denaro per tener sottocontrollo il mondo costituito da diversi SPEC; usare le parole con gli argomenti e luoghi comuni per convincere la massa per soddisfare i caprici dei squilibri mentali (potere, denaro e sesso) senza rispettare alcun codice etico; per non dare l’occasione per le persone giuste o togliere le cose giuste alle persone giuste, sfruttare le persone innocenti e vulnerabili; con poche parole, noi non intendiamo formare le persone che amano le guerre e le discordie, invece, in modo adamantino deliberiamo una società umana con diversi SPEC e diversi soggetti che rispettano reciprocamente la diversità e cercano l’onore vincendo la lotta per comprendere se stessi. Una società umana costituita dai soggetti liberi (non intendiamo i liberismi: psicologiche, sociologiche o politiche) che hanno vinto la battaglia di comprendere se stessi è il nostro obiettivo finale. Per questo, in modo adamantino richiede ai soggetti la “saggezza pratica” (teoria + pratica).
Friday, 28 August 2009
L’IMMAGINE SOMIGLIANZA UMANA (01)
Ludwig Andreas Feuerbach (1804 – 1872), sostiene che l’uomo ha creato all’interno del proprio SPEC (Socio-Politico-Economico-Culturale) il suo Dio, a propria immagine somiglianza Positiva. Cioè il processo naturale di questa creazione è questo: « L'uomo proietta la sua essenza fuori di sé [...] l'opposizione del divino e dell'uomo è un'opposizione [della propria immagine Positiva]. [ Vale a dire],tutte le caratteristiche dell'essere Divino, sono caratteristiche dell'essere umano [accettate dal proprio SPEC] (citato in Roger Garaudy, Karl Marx)». In questo modo, un dogma è un esplicito divieto di pensare oltre. Sostiene teologo filosofo Feuerbach che, noi innanzitutto dobbiamo abbandonare la teologia per liberare l’uomo dall’alienazione. «Per farlo dobbiamo abbandonare la filosofia di Hegel, altrimenti non si può abbandonare la teologia. (citato in Roger Garaudy, Karl Marx)». Feuerbach in un certo modo ha fatto ciò che ha compiuto in Grecia Socrate; vale a dire, ha portato la filosofia Dal cielo in terra. La sua è un’interpretazione umana e umanistica della vita e dei valori di cultura. (Antonio Banfi, L'essenza del cristianesimo, prefazione).
L’uomo soggetto e ipostatizzazione
Feuerbach ha in qualche modo riaffermato la rivoluzione copernicana di Kant, cioè, collocare l’uomo al centro dell’universo. Secondo Feuerbach, l’essere è soggetto umano. Se è così, il pensiero diventa l’atto, ossia il predicato. Quindi, il mondo è un riflesso. In questo modo Feuerbach rimane fedele alla teoria della conoscenza cristiana. Lui prosegue le critiche contro Hegel e alla religione. D’altra parte, grazie a questo ragionamento, Karl Marx è riuscito nella sua proposta di cambiare e trasformare il mondo ideologicamente, senza aspettare troppo a pensare. Vale a dire, eliminando ogni altra possibilità di verità del pensiero, riducendo la filosofia a sola teoria, ossia a un fenomeno puramente pensato. Egli propone una prassi, ove quell’ideologia di base diventa una realtà. In questo modo possiamo comprendere cosa Marx ha preso da Feuerbach, cioè, se la natura esiste indipendentemente dalla coscienza: fuori dalla natura e dall'uomo non ci sono altre rappresentazioni. Feuerbach ha inoltre dedotto che, Dio va spiegato con il cuore dell’uomo e non deve succedere il contrario poiché la verità sta nel cuore dell’uomo. D’altra parte, lui sostituisce i concetti di Hegel con le sue, in base alla sua visione del mondo: lo "spirito" di Hegel per Feuerbach è la "materia"; il "Dio" di Hegel per Feuerbach è "uomo". In questo modo Karl Marx ha interpretato il concetto di alienazione: se il Divino è una proiezione umana, l'uomo si aliena in Dio (cfr. Roger Garaudy). L’unità dell’uomo in questa visione del mondo si forma nell’unione tra: l’uomo negativo – debole,limitato e quello positivo, illimitato e divino - proiettato. Nel Weltanschauung di Feuerbach il principio necessario è tutto ciò che è reale, costituito dalla natura, materia, uomo e non ciò che è ideale come per Hegel.
«Mann ist, was er isst».
Per Feuerbach, la teologia si divide in una parte vera, poiché esistono i sentimenti nel cuore dell’uomo che cercano un’entità superiore, e una falsa, poiché non c’è un Dio oggettivo o soggettivo, perché esiste solo L’uomo. Questa disciplina non può essere spiegata se non attraverso l’antropologia . L'esistenza della religione è giustificabile unicamente, perché, essa soddisfa una necessità psicologica d’idealizzazione del proprio io; l'adorazione di Dio, altro non sarebbe che, l'adorazione di un io idealizzato (Essenza del cristianesimo,1841).
D’altra parte, per Feuerbach l’amore è il riconoscimento dell’altro come uomo come unità (grandezza e miseria). Nella fede invece l’uomo si sente o superiore o inferiore a qualcun altro. Ciò vuol dire che la fede è l’antitesi dell’amore. Così, lui formula un principio nuovo per gli esseri umani: homo homini deus est; è il principio che scaturisce dall’amore. In questo senso l’uomo integrale di Feuerbach, innanzitutto, è materiale, vale a dire l’uomo è possibilità e potenza della volontà. Quindi, si può giustificare il suo famoso detto: Mann ist, was er isst. È proprio la risposta al sacrificio dell’uomo all’idea di Hegel o qualsiasi Divinità che riduce l’uomo alla miseria, creata dagli stessi esseri umani. In realtà le Divinità degli SPEC, rappresentano il massimo grado pensabile dell’essere umano. Qualsiasi religione del mondo, secondo Feuerbach, è la rappresentazione della presa di coscienza della vita sulla terra, con i suoi effetti Positivi ingigantiti contro al male ,e negativI che si affrontano nella vita di ogni giorno. In altre parole, il Divino è come dovrebbero essere la vita quotidiana su questa pianeta. Gli ebrei per esempio, hanno creato una Divinità oggettiva che sta al di sopra di tutti e lontano da tutti che a sua volta è un Dio della Guerra; perché, loro erano disprezzati, schiavizzati; quindi, avevano bisogno un Dio superiore a quello degli altri per cercare un riscatto. I Greci invece hanno creato delle divinità razionali che assomigliavano loro. Il cristianesimo riorganizzato in Occidente, ha cercato di mettere insieme uomo e divino. Gesù dice, infatti, «chi vede me vede il Padre». Non è più un Dio oggettivo lontano ma è Dio diventato carne. In Gesù si racchiudano la potenza e la volontà. Ecco perché Feuerbach dice che «ogni teologia è antropologia».
Conclusione
In questo modo possiamo affermare con Feuerbach che, la coscienza che ogni uomo ha del suo Dio, è quella che ciascuno ha di se stesso. Noi non intendiamo influenzare o suggerire a nessuno di cambiare la propria fede, religione, filosofia e le convinzioni avuti dal proprio SPEC, invece invitiamo a riflettere su ciò che abbiamo detto, per poi scoprire le nuove dimensioni del proprio essere in questo mondo e nell’universo. Per questa ragione nobile, ci vuole una vita eseguita secondo la regola d’oro, che, è condivisa da tutte le SPEC, quindi, “fare il bene agli altri così come si desidera che sia fatto anche dagli altri”. Questa regola aurea a sua volta mette in atto in un soggetto per i risultati positivi, solo se un soggetto è psicologicamente sano, altrimenti porterà le conseguenze derivate dalle patologie, vale a dire, se è un egoista che è capace di vendere anche i propri principi, valori, e anima per avere il potere e denaro solo per la propria esistenza, la regola d’oro non funziona come dovrebbe. A uno tale, funzionerebbe questa battuta: “Tutto ciò che è tuo, è mio; tutto ciò che è mio, è mio”. Così, prevedendo anche i casi negativi con pazienza e con l’amore trasformato in atti concreti, possiamo anzi che di creare gli SPEC ove regna il principio, “homo homini lupus est”, come Feuerbach ha anche notato, realizziamo gli SPEC, che condividano la regola aurea, quindi, “homo homini deus est”.
(Continua).